Quest'anno il sole sembra voler rimanere nascosto, le giornate di pioggia, di umido e di incertezza si susseguono quasi senza tregua. Bisogna quindi spulciare i meteo, pensare ai posti meno umidi, o sfidare l'umidità per riuscire a scalare e sfruttare la forma che finalmente sembra uscita dopo una lunga stagione di allenamento.
Per quanto riguarda la falesia ho scalato un pò di volte a Gressoney, settore Benedizione.
Gressoney, settore Benedizione, Ph. Pietro Tribuzio
A mio parere è una delle falesie più belle della zona, roccia
spettacolare, tiri bellissimi e ambiente unico. La scalata tuttavia è
severa, la base della falesia tutt'altro che rilassante e niente è
regalato, per cui è sempre meglio andare con la motivazione alle
stelle...altrimenti...legnate assicurate!!
Decido di provare "Il farmacista", un 7b+ di 30 metri
che mi ha sempre trasmesso un pò di timore. Il tiro nella prima
parte è strapiombante, con prese buone ma distanti, mentre nella
seconda la pendenza diminuisce ma entra in gioco l'acido lattico, che
bisogna tenere a bada nei numerosi riposi...fino in catena.
Incredibilmente riesco a salirlo al secondo tentativo, dopo una lotta
estenuante con gli avambracci gonfi e doloranti che fino alla catena
supplicano di lasciar aprire le mani. Sono contento, non me lo
aspettavo, e questo mi da una grande carica per tutto.Torno diverse volte in questa falesia, e inizio a provare "Giardini di marzo", un 7c+ di resistenza con un luuuungo run-out nella parte alta che regala a tutti i pretendenti grandi voli. Tuttavia lo provo troppe poche volte, e per adesso mi vedo costretto a lasciarlo ancora come cantiere aperto.
A metà luglio mi dirigo insieme a Giada in Francia, per scalare quattro giorni a Rue des masques, cercando di portare a casa qualche bel tiro addocchiato un mese fa.
I primi due giorni, tanto per cambiare, trascorrono nell'umidità, ma riesco a fare un bel 7a+, "Les prophéties de tronc", a vista. Nella notte tra il secondo e il terzo giorno non sto tanto bene, causa cibo avariato o colpo di freddo, per cui siamo costretti a dedicare la giornata al relax, decidendo di fare due passi a vedere il Glacier Blanche, in cima alla vallata di Ailefroide.
Glacier Blanche, Ph. Pietro Tribuzio
Ps: grande Giada che ha chiuso il suo primo 8b!!
Per quanto riguarda i blocchi la situazione è simile, bisogna sempre ricercare quelle poche giornate che permettono di scalare senza la sensazione di "bagnato".
Finalmente riesco a visitare la nuova zona di Champorcher, scoperta e valorizzata prevalentemente dal super local Niccolò Ceria, che ha scoperto e pulito un sacco di massi bellissimi, con roccia meravigliosa, come sempre in un ambiente fiabesco. Visto il poco tempo provo pochi blocchi, e uno in particolare mi colpisce molto: "paradise lost", che risale uno spigolo bellissimo, con un metodo che dificilmente si può trovare su altri passaggi. Riesco a salire la versione stand.
"Paradise lost stand", 7a, Ph. Stefano Tamagno
Champorcher, Ph. Giada Zampa
L'ultimo week-end di luglio prendiamo parte ad un raduno boulder al Rifugio Barbara, in Val Pellice, un luogo in cui sono già stato due volte che mi ha lasciato bellissimi ricordi. I "sassisti" sono parecchi e le linee da scalare ancora di più, la giornata è finalmente estiva, e quindi non resta che scalare tutti insieme. Provo tante linee, chiudo un 7a, "Omega 3", e ne provo altri, ma non riesco a portarli a casa...sarà per la prossima volta, che sicuramente sarà presto!!
Rifugio Barbara, Ph. Giada Zampa
Rifugio Barbara, Ph. Giada Zampa
Finisco di scrivere questo piccolo resoconto e guardo fuori dalla finestra, la pioggia scende come una routine ormai...e l'ASTINENZA da estate continua a farsi più forte...ma le vacanze sono alle porte!!
Incrociamo le dita!!
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